Data della morte di Gesù

Il periodo storico

La morte di Gesù, oltre alla data di nascità, è una delle domande a cui gli studiosi da duemila anni cercano di dare una risposta.

Per provare di riuscire di trovare la data di morte iniziamo con l’analizzare questa frase riportata nel Vangelo di Luca:

[1]Nell’anno decimoquinto dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetrarca dell’Abilène, [2]sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio scese su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto.

Tiberio Cesare

Secondi Imperatore Romano, successore di Cesare Augusto, in carica dal 14 al 37 D.C.
Erode Antipa
Figlio di Erode il Grande, tetrarca della Galilea dal 4 A.C. al 39 D.C.
Erode Filippo
Figlio di Erode il Grande, tetrarca della Iturèa e della Traconìtide dal 4 A.C. al 34 D.C.
Ponzio Pilato
Procuratore della Giudea dal 26 al 36 D.C.
Caifa
Sommo Sacerdote, sposato alla figlia del Sommo Sacerdote Caifa, in carica dal 18 al 36 D.C.

Vangeli Sinottici

Vangelo di Matteo
[17]Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che ti prepariamo, per mangiare la Pasqua?».
[18]Ed egli rispose: «Andate in città, da un tale, e ditegli: Il Maestro ti manda a dire: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli».
[19]I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.
[45]Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra.
[62]Il giorno seguente, quello dopo la Parasceve, si riunirono presso Pilato i sommi sacerdoti e i farisei, dicendo: [63]«Signore, ci siamo ricordati che quell’impostore disse mentre era vivo: Dopo tre giorni risorgerò.
[64]Ordina dunque che sia vigilato il sepolcro fino al terzo giorno, perché non vengano i suoi discepoli, lo rubino e poi dicano al popolo: E’ risuscitato dai morti.
Così quest’ultima impostura sarebbe peggiore della prima!
[1]Passato il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare il sepolcro.
Vangelo di Marco
[12]Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu possa mangiare la Pasqua?».
[13]Allora mandò due dei suoi discepoli dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo [14]e là dove entrerà dite al padrone di casa: Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, perché io vi possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?
[33]Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio.
[42]Sopraggiunta ormai la sera, poiché era la Parascève, cioè la vigilia del sabato, [43]Giuseppe d’Arimatèa, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù.
[1]Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù.
[2]Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole.
Vangelo di Luca
Preparativi della cena pasquale [7]Venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva immolare la vittima di Pasqua.
[8]Gesù mandò Pietro e Giovanni dicendo: «Andate a preparare per noi la Pasqua, perché possiamo mangiare».
[13]Essi andarono e trovarono tutto come aveva loro detto e prepararono la Pasqua.
[44]Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio.
[54]Era il giorno della parascève e gia splendevano le luci del sabato.
[1]Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato.
Vangelo di Giovanni
[1]Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.
[14]Era la Preparazione della Pasqua, verso mezzogiorno. Pilato disse ai Giudei: «Ecco il vostro re!».
[31]Era il giorno della Preparazione e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via.
[1]Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.
Narrazione di Giuseppe di Arimatea
Sette giorni prima che essi condannassero alla morte in croce il figlio di Dio, a Pilato erano stati mandati due uomini catturati a Gerico con i seguenti capi d’accusa.
[3] Gesù fu dunque arrestato tre giorni prima della pasqua, nella sera. Nè Caifa nè tutto il popolo ebraico volevano festeggiare la pasqua a causa del loro profondo dolore per il furto che era stato consumato nel santuario.
[1] Gesù davanti a Anna e Caifa. Il giorno appresso, il quattro del mese, all’ora nona lo condussero davanti a Caifa.
E, astutamente, misero Gesù in libertà.
[3] Nel quinto giorno, Giuda andò nel tempio e, rivoltosi a tutto il popolo, disse: “Che cosa mi darete s’io vi consegno colui che ha detronizzato la legge e rubato i profeti?”.
Cammin facendo, Giuda disse ai suoi compagni: “Afferrate colui ch’io bacerò. E’ lui che ha rubato la legge e i profeti”. E avvicinatosi a Gesù, lo baciò, dicendo: “Salve, Rabbi!”. Era la sera del quinto giorno.
Dopo queste parole, Gesù rese lo spirito: era la vigilia del sabato, l’ora nona. Tenebre si estesero su tutta la terra e si sentì un grande terremoto: crollò il santuario e anche il pinnacolo del tempio.
Vangelo di Nicodemo
Nell’anno quindicesimo del regno di Tiberio Cesare , imperatore dei Romani, l’anno diciannovesimo della dominazione di Erode, figlio di Erode, re della Galilea, nell’ottavo giorno prima delle calende di aprile e cioè il venticinquesimo giorno del mese di marzo, sotto il consolato di Rufo e Rubellione, il quarto anno dell’olimpiade duecentodue, mentre era sommo sacerdote degli Ebrei Giuseppe, figlio di Caifa.
Pilato chiamò di nuovo tutta la folla degli Ebrei e disse: “Voi sapete che c’è l’uso che io vi liberi un prigioniero nel giorno della festa del pane azzimo.
“Ci fu una eclisse di sole, nel modo consueto”
[2] Ma gli Ebrei arrestarono Giuseppe e diedero ordine di mantenerlo sotto buona custodia fino al primo giorno della settimana; e gli dissero: “Sappi che l’ora non ci permette di agire contro di te, giacché sta spuntando il sabato, ma sappi che tu non avrai mai l’onore di una tomba: la tua carne, infatti, sarà gettata agli uccelli del cielo”.
Il Vangelo di Pietro
[4] Pilato (lo) mandò da Erode e ne chiese il corpo.
[5] Erode disse: “Fratello Pilato, anche se nessuno lo avesse chiesto, lo avremmo seppellito noi; splende infatti il sabato. Poiché sta scritto nella legge: “Non tramonti il sole sopra un ucciso! “”.
E lo consegnò al popolo il giorno prima degli azzimi, la loro festa.
[5, 15] Era mezzogiorno allorché le tenebre coprirono tutta la Giudea.
Essi si agitavano e angustiavano che il sole fosse già tramontato: egli infatti, era ancora vivo.
[9, 34] Di buon mattino, allo spuntare del sabato, da Gerusalemme e dai dintorni venne una folla per vedere la tomba sigillata.
Talmud Ebraico
Un’altra storia del genere è narrata in Sanhedrin, 67a:
“Di tutti coloro che sono colpevoli di morte secondo la Legge, egli solo viene preso con uno strattagemma.
In che modo?
Accendono una candela in una stanza interna e mettono dei testimoni in una stanza accanto da dove, senza essere visti, possono vederlo e udirlo.
Poi quello che egli aveva cercato di sedurre gli dice ‘Per favore, ripeti qui privatamente quello che mi hai detto prima.
‘ Se il seduttore ripete quello che aveva detto, l’altro gli chiede ‘Ma come possiamo lasciare il nostro Dio che è nei cieli e servire degli idoli?’
Se il seduttore si pente, allora tutto è a posto.
Ma se egli dice ‘E’ nostro dovere e diritto di farlo,’ allora i testimoni che l’hanno sentito dalla stanza accanto lo portano davanti al giudice e lo uccidono con la lapidazione.
Questo è ciò che fecero al figlio di Stada a Lud, ed essi lo appesero alla viglia della pasqua.
Perchè questo figlio di Stada era il figlio di Pandira.
Infatti il rabbino Chasda ci dice che Pandira era il marito di Stada, sua madre, ed egli visse durante la vita di Paphus, il figlio di Jehuda.
Ma sua madre era stada, Maria di Magdala (una parrucchiera per signore) che, come dice il Pumbadita, aveva lasciato il marito.”

Calendario Ebraico

Se volete avere idea di quelle che sono i giorni della pasqua ebraica potete cercare su internet un software “Kaluach 3” che vi permette di avere un occhio al calendario ebraico lunare confrontandolo immediatamente con quello attuale dall’anno 1 D.C..

Ci puo’ essere una differenza in considerazione del fatto dal 9 A.C. non c’è più stato l’anno bisestile fino all’anno 8 D.c..
Infatti dal 45 A.C. anno in cui veniva applicato il Calendario Giuliano è stato introdotto l’anno bisestile ogni 4 anni, ma a quanto pare anzichè ogni 4 anni è stato erroneamente introdotto ogni 3 Anni.

Questo ha portato con Cesare Augusto a dover repurerare i giorni introdotti in più rispetto al dovuto.

Gesù morto di Venerdì

Stabilire la data di morte di Gesù sembrerebbe all’apparenza più semplice rispetto a trovare la sua data di nascità.

Dai resoconti dei VANGELI UFFICIALI, dei Vangeli e Testi apocrifi appare chiaro che GESU’ è morto il Venerdi pomeriggio tra le ore 14:00 e le ore 15:00 (ora nona romana) un giorno prima o dopo la pasqua ebraica.

La confusione nasce dal fatto che i Vangeli Sinottici dicono che Gesù abbia, in realta, celebrato la Pasqua il giorno prima di morire mentre nel Vangelo di Giovanni, nel Vangelo di Nicodemo, nel Vangelo di Pietro, nella narrazione di Giuseppe di Arimatea ed nel Talmud Ebraico sta scritto che, invece, sia morto sempre Venerdi ma il giorno prima della Pasqua ebraica che corrispondeva al sabato.

Queste due diverse indicazioni dei Vangeli e vari testi porta a sospettare tra due date indiziate per essere il giorno di morte di Gesù.

Se Gesù avesse celebrato la cena pasquale (secondo il calendario lunare ebraico) il giorno prima della morte e cioè un Giovedi allora Gesù sarebbe morto Venerdi 07 Aprile dell’anno 30 D.C..

Se Gesù, invece, fosse morto un Venerdi precedente al giorno di celebrazione della pasqua ebraica (Sabato) allora la data della sua crocifissione sarebbe stata Venerdi 03 Aprile dell’anno 33 D.C..

Nel giorno della crocifissione di Gesù sono due i segni dei Vangeli e dei testi apocrifi che avrebbero contraddistinto la giornata e cioè:
1 – una presunta eclissi di sole o perlomeno l’oscurità avrebbe avvolto la terra intorno a mezzogiorno
2 – un terremoto che avrebbe fatto crollare il pinnacolo del tempio di Gerusalemme.

Nel giorno precedente la Pesach (14 Nissan mentre il 15 Nissan è la pasqua ebraica) tra l’anno 28 e l’anno 37 D.C. non risulta essersi verificata nessuna eclissi di sole.
Risulta, pero’, un eclisse di luna verificatasi Venerdi 03 Aprile dell’anno 33 D.C. alle ore 14:45 circa, giorno precedente al sabato di pasqua ebraica (stesso orario e giorno indicato come possibile data di morte di Gesù).

Eclissi di Sole tra l’anno 28 e l’anno 37 D.C.

Tipo di eclissi

Grandezza

Data Eclissi

A.C. o D.C.

Orario eclisse

Totale Centrale0,91824/11/0029DC08:44
Parziale0,04328/04/0032DC05:47
Anulare Centrale0,19212/09/0033DC09:58
Anulare Centrale0,32501/09/0034DC10:58

MORTE DI GESU’ – ESSENO ?

Tra le ipotesi per confutare la data di morte di Gesù, ultimamente, dopo il ritrovamento dei rotoli di Qumran è sorsa l’ipotesi che Gesù fosse un esseno.

Gli ESSENI sono una setta religiosa che era molto diffusa in Israele e festeggiava la Pasqua sempre il giorno di mercoledi, quindi, in anticipo rispetto alla pasqua festeggiata dagli altri ebrei (i farisei).

Questa ipotesi sospetta che Gesù sia stato crocifisso approffittando proprio della pasqua “Essena” che secondo il calendario Esseno ritrovato a Qumran e, pertanto, i membri del Sinedrio avrebbero fatto arrestare e costringere Pilato a crocifiggere Gesù.

Il quartiere Esseno sarebbe stato, durante il periodo dell’arresto e poi della crocifissione, completamente deserto, quindi, ad urlare, chiedere la mortè di Gesù, a scegliere tra Barabba e Gesù sarebbero stati presenti solo la componente dei Farisei.

Inoltre, secondo questa ipotesi, l’arresto ed il processo a Gesù non sarebbe durato una notte sola, ma due.

Quando morì Gesù, la componente cronologica.

Nel sito internet “www.gesustorico.it” in merito alla contraddizione tra i Vangeli Sinottici e il Vangelo di Giovanni in riferimento alla pasqua ebraica, all’ultima cena e alla morte di Gesù si descrive quanto riportato nel “Vita di Gesù Cristo” scritto da Giuseppe Ricciotti.

La confusione dei Vangeli sarebbe data dalla diversa elasticità e cronologia del calendario fatta da Farisei e Sadducei, ma anche esseni, di quando avrebbero fatto cadere la pasqua.

Quindi, la divergenza tra Sinottici, non è dovuta ad errori, ma al fatto la notte di Giovedi (notte dell’arresto) e poi Venerdi per una determinata fazione era giorno di Pasqua, per le altre sette, invece, no.

Pertanto, se si ritiene valida questa ipotesi, il giorno più probabile della morte di Gesù è Venerdi 7 Aprile dell’anno 30, in caso contrario (data unica pasqua) la data di morte diviene Venerdi 3 Aprile dell’anno 33.


Da: Dario Bazec

Oggetto: Data crocifissione e resurrezione di Gesù Cristo

Gesù Cristo è stato crocifisso il 23 marzo 31 d. C., venerdì, ed è risorto domenica 25 dello stesso mese.

Altri dettagli li può trovare nel mio libro

LA CRONOLOGIA DEI VANGELI SECONDO IL CALENDARIO EBRAICO Una copia del libro, se ben mi ricordo, dovrebbe trovarsi nella Biblioteca Apostolica Vaticana. Copia da me inviata senza alcun seguito.
Senza voler fare il “Cicero pro domo sua”, meriterebbe darci un’occhiata. Saluti e Buona Pasqua Dario Bazec

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